sabato 10 agosto 2013

Segreti e bugie
















Ovvero ciò che accade in certi piccoli paesini di Abruzzo quando si cerca di "carpire" una ricetta gelosamente custodita da pasticceri e nonne di famiglia. Mi sono incaponita nel cercare di preparare le cosidette "pizzelle pescolane", biscottini sottili e friabili al profumo di cannella.Sono anni e anni che passo una parte delle mie vacanze estive a Pescocostanzo e, oltre allo spaghetto alla chitarra, non sono andata. Questo agosto, con la scusa di pubblicare qualcosa di interessante su queste pagine, ho indossato la mia migliore faccia di tolla e ho cominciato a chiedere informazioni sulle pizzelle a destra e a manca. Sono partita ambiziosamente dal pasticcere del paese, ma, ovviamente, la ricetta è segreta e più di sapere gli ingredienti in ordine sparso, non ho ottenuto. Sono passata quindi alla fruttivendola, che durante le feste agostane, sforna pizzelle a tutto spiano vestita con il tipico costume pescolano. Ma anche qui poco successo: ho estorto solo un'informazione fondamentale circa l'impasto e la procedura di "sbattimento" sulla spianatoia.
Ho continuato così per un paio di giorni, passando dal barista, al macellaio, alla vecchina che lavora al tombolo sulla soglia di casa. NIENTE di niente se non ogni volta piccole frasette smezzate e omissive che ho deciso di mettere insieme: con questo ricco bottino (....) mi sono determinata a passare direttamente all'azione.
La base della ricetta di seguito è merito di Eleonora, che di nascosto, è riuscita a appuntare qualche nota mentre una vicina di casa della madre dettava la lista della spesa.
Vuoi che sia stata la fortuna del principiante, vuoi che la somma di informazioni raccolte ha fatto il miracolo, fatto è che 'ste famose pizzelle sono venute buonissime....

Pizzelle pescolane o ferratelle
(per circa 25/30 pezzi)

Farina 00   600 g
Strutto     70g
Olio extra vergine  70 g
3 uova intere
Zucchero semolato 150 g
Limoni naturali grossi   2
Cannella macinata  8 g
Arance naturali  2
Bacca di vaniglia 1
Sale   1 pizzico

Ferro per ferratelle (fondamentale che sia in ferro e non in alluminio)

Sulla spianatoia fare la fontana, aggiungere il sale e la cannella. In una ciotola sbattere le uova con lo zucchero, i semini della bacca di vaniglia, l'olio, la buccia grattugiata dei limoni e delle arance. Versare in più riprese sulla farina, impastando velocemente con una mano, quando tutto il liquido sarà assorbito, aggiungere lo strutto in piccole porzioni e impastare energicamente fino a ottenere un impasto liscio e untuoso.
Dividere il tutto in tre pallottole e, una alla volta, sbatterle energicamente sulla spianatoia per farle diventare elastiche e compatte. Alla fine, lasciarle riposare, coperte da pellicola, fuori dal frigo per un'ora. Poi ricavare dei piccoli salsicciotti di pasta lunghi circa 7 cm (dipende dalla grandezza del ferro che userete) e piuttosto sottili. Sulla fiamma arroventare il ferro ben unto con olio per mezzo di un pennellino sua da una parte che dall'altra. A temperatura raggiunta, schiacciare un salsicciotto per volta e tenere il ferro sul fuoco per circa 28 secondi per lato. E' molto probabile che le prime due pizzelle vadano gettate, ma le altre riescono davvero bene. Una volta cotte, staccarle dal ferro e lasciarle raffreddare su una gratella da pasticcere.
Sono buone anche accompagnate da un buon vino liquoroso.



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